MARTEDI' SANTO - Processione dei Misteri

La processione dei Misteri è una delle cerimonie per cui Sassari si distingue maggiormente. È organizzata dalla omonima Confraternita dei SS. Misteri. 
Secondo Enrico Costa il rito ebbe origine nel 1685 grazie alla nobildonna Maddalena Salvagnolo che fece giungere dalla Spagna le statue rappresentanti alcune stazioni della via Crucis a cui poi è stata aggiunta la Madonna Addolorata. 
Nonostante le varie vicissitudini legate all'eredità affrontate dalle statue, oggi, tranne Gesù nell'orto e la Veronica, sono ancora portati in processione i simulacri originali. 
La processione parte dalla Chiesa della Beata Vergine della Pietà annessa al monastero delle Clarisse Cappuccine dove i simulacri sono preventivamente preparati. 
Apre il corteo un confratello col tamburo al seguito ci sono i confratelli adibiti a regolarizzare l'andamento del corteo anche per far riposare i portantini (li andadori) il cui simbolo è un bastone di due metri (lu rocciu) con una croce argentea nella sommità che muovono per dare il via o fermare il corteo. Prima dei simulacri veri e propri, un confratello con il capo e il volto coperto (lu pabarrottu) porta una croce con una stola bianca al quale sono attaccati i simboli della deposizione e del Santissimo Sacramento. È affiancato da due bambini con delle candele e un confratello con tamburo e dietro di lui vi è lo stendardo della confraternita.
Allo stendardo segue il primo simulacro: Gesù nell'Orto, con il Cristo inginocchiato a pregare e lo sguardo rivolto verso il cielo. 

Segue la Cattura di Gesù e successivamente è rappresentato il Cristo flagellato sofferente e con le mani legate. 
Arriva dunque il momento del suggestivo Ecce Homo con la corona di spine, un bastone di canna come di scettro e un manto rosso. 
Seguono poi le consorelle del Santissimo Sacramento che si differenziano per un nastro rosso da quelle dei Misteri. Dietro di loro gli ultimi due misteri: la già citata Veronica e il baldacchino del Cristo in Croce
Seguono i rappresentanti delle tre confraternite cittadine e vengono cantati lo "Stabat Mater" ed il "Miserere"
A chiudere l'Addolorata vestita a lutto e trafitta da sette pungali rappresentanti i Dolori. Il corteo si chiude nella chiesa della Santissima Trinità. È presente la banda musicale.
La processione inizia alle 19.00 dalla Chiesa delle Monache Cappuccine e subito dopo rende visita all'Arciconfraternita dell'Orazione e Morte, facendo ingresso a San Giacomo, e sostando successivamente nel Duomo. 


- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione sulla base di notizie tratte dal web. 
- Foto tratte dal web.